Si è svolto alla Sapienza di Roma, il 5 dicembre, il tradizionale congresso di fine anno dell’Ans, intitolato “Il lavoro oggi: aspettative sociali e opportunità professionali”. La giornata, che ha visto un’aula gremita di colleghi provenienti da tutta Italia, e ben 7 dalla Campania, è stata presieduta dal cav. Zocconali in maniera impeccabile, con la consueta fluidità e gradevolezza di contenuti oltre che di pregevoli interventi, tra cui citiamo in particolare quello del Prof. Stefano Scarcella Prandstraller, docente presso la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione, alla “Sapienza”, di Silvia Armeni, presidente dip.nto Sardegna, con la presentazione di un’emozionante corto e sempre più protagonista di successo nel mondo delle produzioni editoriali e cinematografiche, di Emma Viviani, segretaria dip.nto Ans Toscana con un appassionato intervento sul tema sempre attuale, e non solo il 25 novembre, della violenza di genere, e le relazioni dei campani Emanuele d’Acunto, Maurizio Vitiello (Lavori da multitasking in ambito sociologico) Sergio Mantile (Lavoro e lavoro sociologico) Domenico Condurro (Le opportunità lavorative del sociologo e l’esigenza di un ordine nazionale). In particolare l’intervento del presidente, nonché dirigente nazionale, Condurro, ha voluto sottolineare il peculiare momento sinergico tra i dipartimenti Ans, citando l’intervista esclusiva concessa al seguitissimo e ottimamente congegnato “Dopo cena sociologico” di Ans Lombardia, la cui puntata di ottobre è stata integralmente dedicata alla legge campana, prima e unica in Italia, del Servizio di sociologia del territorio e, ancora, la ricerca sulle “Opportunità sociali del centro commerciale di Afragola, Le porte di Napoli”, realizzata grazie al coordinamento di Ans Toscana e la supervisione del Nazionale.
Di importante impatto anche le riflessioni conclusive del presidente di Ans Lazio, nonché della commissione laboratori, Annamaria Coramusi, al solito argute e coinvolgenti, volte a rendere giusto merito alle azioni sempre più incisive ed evidenti, proprie di molti dipartimenti e laboratori, e sempre in ottica di partecipazione e condivisione, in nome di una legittima esaltazione di tutto il movimento sociologico nazionale.